1. |
L'alfiere
04:13
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sdraiato a letto cerco note e lettere
confuso come se fosse un vortice
non è affatto un discorso labile
quando giochi e non sai perdere
digrigni i denti
il respiro è corto
come una salita
come se fosse una partita a scacchi
come se qualcun’altro possa decidere
solamente tu ed io in una voragine
rivendicando la volontà di apprendere
la nostra mossa, il nostro scegliere
ritorna in mente
in un istante
tempo scaduto
come se fosse una partita a scacchi
no, non lasciarmi qui, non farlo così…
parole semplici tu mi dirai
qui c’è la verità davanti a noi
io non dimentico quanti anni e poi
lasciarsi andare come solo noi
…dentro a un vortice
vuoi conoscere
no, non perdere…
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2. |
Strappa le nuvole
04:27
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dissensi semplici
talvolta fragili
di senso non ne ha
e puoi non credere
lo scrigno è sempre aperto e scegli ciò che vuoi
strappa le nuvole in aria e sguardi immobili
resta l’amaro in bocca, il dolce siamo noi
non c’è più margine, strappa le nuvole
confuso e in lacrime
distratto lasci i guai
gettato al vento e poi
si ferma il battito
lo scrigno è sempre aperto e scegli ciò che vuoi
strappa le nuvole in aria e sguardi immobili
resta l’amaro in bocca, il dolce siamo noi
non c’è più margine, strappa le nuvole
plasmi gemme di vetro, pensieri ed immagini
nell’ombra un viso ed ancora
un frutto acerbo e semplice
se spero l’impossibile
che non manca mai di sorprendere
si potrebbe ancora sorridere
e questo lo decidi tu
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3. |
Bianco sporco
02:56
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che cosa dici prima di ridere
dimmi come tu hai fatto finta di piangere
vedo la clessidra che copre i delitti
farò ancora un po’ finta di saper scegliere
il bianco è sporco ed il nero è nei tuoi nei
respiri di grigio e sembra difficile
no, non ho più nostalgia di idee
è solo quel che provo sulla mia pelle
so che te ne andrai, ci voglio scommettere
ma non prima di averti detto quello che sai
il bianco è sporco ed il nero è nei tuoi nei
respiri di grigio e sembra difficile
metabolizzando le mie idee
poi vedo la tua immagine
il calore o la cenere
un oceano o le lacrime
il bianco è sporco
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4. |
Fuoco all'improvviso
04:05
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non sai quante volte è capitato di
saper trovare un buon percorso
cercar di non cambiar discorso, dimenticando
che ora è, quanto tempo è ormai trascorso
non si sente neanche più il rimorso
non è solo un’impressione
è proprio ciò che vedi
adesso siamo qui, sul bordo del precipizio e lo sai
si perde l’equilibrio dentro il tempo
è come un labirinto, che non ti fa uscire mai
in lei quante volte l’hai cercato
ma non hai trovato la risposta
o forse hai sempre fatto finta di no
oh no! la vita è fatta ancora di pensieri
non è un colore solo, non lo è mai
adesso siamo qui, la porta del labirinto e lo sai
ci vuole l’abitudine dei sensi
è come un fuoco all’improvviso, che non finisce mai
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5. |
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ricordi il caldo di un’intensa estate
adesso il sole, il vento, tutto tace
il vero inferno è quello dell’uomo civile
che trasforma il mare in nero pece
con la neve sciolta è un po’ più semplice
non rimane di ghiaccio la mia ingenuità
solo risciacqua il grembo dal sapor di carne
nutrendone, tradendone l’origine
confuso il fiume lontano da qui
chiudo gli occhi e fiamme in cenere
non convincono più che il dolore non c’è
fino in fondo
non c’è un fine
come un traguardo irraggiungibile
più classico rimane il tuo pensiero sterile
ricordi il caldo di un’intensa estate
ora è il caos che non respira e vige
il vero inferno è quello dell’uomo civile
che trasforma il mare in nero pece
confuso il fiume lontano da qui
chiudo gli occhi e fiamme in cenere
non convincono più che il dolore non c’è
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6. |
Mezz'ombra
03:42
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non sai come dare un senso al tempo che è trascorso
e nominerai il nome di quel dio di cui non hai rimpianto
mezz’ombra riusciremo a fare
con gli occhi chiusi non fa male
no, non è semplice dire spesso addio
le convinzioni in testa e non seguir la massa
complice un’energia che hai dentro
un’alchimia l’incanto
mezz’ombra riusciremo a fare
con gli occhi chiusi non fa male
mezz’ombra e mezzo uomo resta
che abbraccia forte la tempesta
tu mi prenderai nutrendoti da dentro
tu non sarai mai sazio, ne vorrai sempre un pezzo
fragile come lo scoglio infranto
acida pioggia ho pianto
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7. |
Plastica
03:53
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è un po' che non c’è il cielo blu
la mia città è un bianco e nero poco stabile
e adesso so anche il perché
uno specchio buio fatto a somiglianza e immagine
come una cupola su di me
come quei pesci che nell’acqua non respirano
come corallo o come plastica
come se si facesse finta che è domenica
…non sai che cos’è
no non è, non è niente
anche il crepuscolo confonde ogni respiro, ormai
rimani calmo oceano pieno di perché, lo sai
cerchi conforto in un colore prevedibile, non vuoi
non vuoi sapere cosa poi qui resterà di noi, di te
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8. |
Schiaffi in faccia
02:54
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non ti fermi mai
piano piano la vita ti scivola via
sempre al vertice
la vite
la fine
non ti basterà
quante volte ti ho chiesto scusa
perdonami io non lo faccio apposta
non è facile
giocare con bambini più grandi di te
perdere è un gergo
la fine
la fine
non mi basterà
quante volte bambino ti sentirai
la fine
un fine
che poi comincerà
sbagli strada preso a schiaffi in faccia
e nessuno ti ha mai chiesto scusa
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9. |
Porgi l'altra guancia
03:33
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affogano strane idee
che non capisco come possano essere
cosciente chi
parla con te
ed è clemente
con i suoi sbagli
hey! Ricarica!
Ti serve solo un po’
di sole caldo sulla pelle
illumina
e parla adagio
come si fa
parla con me
dimentico come si fa
ora porgi l’altra guancia
un sole acceso tornerà
e poi tu..
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10. |
Apnea
03:03
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sdraiato a letto cerco note e lettere
confuso come se fosse un vortice
non è affatto un discorso labile
quando giochi e non sai perdere
digrigni i denti
il respiro è corto
come una salita
come se fosse una partita a scacchi
come se qualcun’altro possa decidere
solamente tu ed io in una voragine
rivendicando la volontà di apprendere
la nostra mossa, il nostro scegliere
ritorna in mente
in un istante
tempo scaduto
come se fosse una partita a scacchi
no, non lasciarmi qui, non farlo così…
parole semplici tu mi dirai
qui c’è la verità davanti a noi
io non dimentico quanti anni e poi
lasciarsi andare come solo noi
…dentro a un vortice
vuoi conoscere
no, non perdere…
digrigni i denti
il respiro è corto
come una salita
come se fosse una partita a scacchi
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Gasterecords Bergamo, Italy
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Gasterecords is an indipendent label. Its main purpose of the label is to create a network that connects the bands through a distro, events, videos and interviews.
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